Il Sentiero dell’Angelo è una moderna opera d’arte. Un quadro d’autore dei nostri tempi che rinnova la meraviglia antica delle apparizioni dell’Arcangelo Michele sul Gargano con suggestive tecniche di comunicazione multimediali.

Il visitatore compie un viaggio nella conoscenza, segue le profonde tracce dell’apparizione micaelica impresse nella storia della cristianità, rivive il miracolo, riscopre il segno.

Il Sentiero dell’Angelo è scandito da tappe: la prima è l’apparizione.

Essa vi accoglierà dove la volta è un cielo narrante. È la grotta del sogno, dorata dalla presenza dell’Angelo. Immagini e suoni avvolgenti, come tessere di un mosaico, compongono la memoria che nel corso degli ultimi 15 secoli ha mosso, pellegrini alla sacra grotta, popoli, santi, papi, re, regine, imperatori e gente comune d’ogni tempo e luogo.

Appresi gli eventi della fondazione, il visitatore riprende il cammino sul Sentiero dell’Angelo entrando nel corridoio degli ex voto, seconda tappa del viaggio.

Qui il visitatore incontra il miracolo. Riscopre come i fedeli, in passato, manifestavano la percezione della grazia ricevuta. Gli ex voto sono immagini che raccontano, dichiarano l’intervento divino nella vicenda terrena degli uomini. La magia di un cielo grottesco sostituisce i muri del Santuario terreno offrendo l’immagine di un Santuario celeste dove l’Arcangelo Michele accoglie l’ex voto tra le stelle in quanto si riconosce artefice del miracolo in esso rappresentato.

ex-voto

In fondo alla galleria degli ex voto, come una antica stazione di sosta, sul Sentiero dell’Angelo vi accoglie una tenda, la casa di chi è in cammino. Nel Vecchio Testamento è la casa degli Ebrei prima della terra promessa, è il tempio che ha custodito l’Arca dell’Alleanza. È anche la casa di un popolo nomade sceso dal nord che si è fermato in Italia. In questa tenda, come dinanzi ad un focolare, sì racconta del rapporto speciale tra il popolo Longobardo e l’Arcangelo guerriero.

Dì bocca in bocca, di generazione in generazione, il racconto infinito di miracoli ed apparizioni angeliche ha conquistato l’Europa diffondendosi sui sentieri che i Longobardi hanno tracciato, difeso e dotato di ricoveri affinchè i pellegrini potessero recarsi sicuri alla grotta dell’Arcangelo Michele. Sentieri ramificati come radici sulle quali fonda la storia dell’Europa cristiana.

Fuori dalla tenda si riprende il cammino sul Sentiero dell’Angelo per entrare nell’ultimo tratto.

Si ripropone la grotta, questa volta buia, come un grembo materno. È il luogo della riflessione dove il visitatore incontra i segni dell’Angelo che scavano la mente e scaldano il cuore dell’uomo.

Il primo segno è la parola, affidata ai libri per quanti hanno bisogno di studio per arrivare a credere. Ecco, quindi, due amboni interattivi che stimolano la curiosità con pagine di storia sul culto micaelico.
Il secondo segno è la fede, quella che si nutre delle parole dell’Arcangelo Michele. Parole che nella sua grotta aprono la porta del cielo legando il perdono e la salvezza all’acqua ed alla pietra. Ecco l’acqua che pavimenta il Sentiero, l’antica stilla che bagnava la sacra grotta e inondava di fede il cuore dei pellegrini.
L’ultima parete sbarra il sentiero, un solido confine, una porta oltre la quale il sentiero diventa immateriale e volge verso l’infinito. È una superficie interattiva che stimola il visitatore a compiere l’antico gesto rituale del graffito per inserire la propria anima nella lista di chi chiede all’Arcangelo di essere ammesso a varcare la soglia del paradiso.
Si richiama, così, la memoria dell’impronta Angelica, che ha reso sacra la grotta garganica. Un tempo i pellegrini incidevano le pareti del Santuario con croci, simboli, nomi, date. In questo modo lasciavano memoria del proprio passaggio terreno nel luogo del Santo, a sigillo di una devozione, per avere protezione nella vita ed oltre la vita. Alla fine del cammino il pellegrino ripercorre il sentiero a ritroso per tornare a casa. Dal Sentiero dell’Angelo, da questa installazione artistica, il visitatore esce tornando sui propri passi per lasciare il luogo avendo ancora negli occhi le immagini che narrano delle apparizioni dell’Arcangelo Michele sul Gargano.
Il Sentiero dell’Angelo: una emozione unica, capace di far vibrare l’immaginazione e risvegliare la voglia di rimettersi in cammino come nuovi pellegrini sui sentieri della conoscenza. Buon viaggio.

Ringraziamenti

Ringraziamo in particolar modo per il sostegno e la fiducia Francesco Saverio Prezioso.

Ringraziamo Padre Ladislao Suchy (Rettore della Basilica di San Michele Arcangelo), Claudio Grenzi, Giuseppe Palladino, Giancarlo Ratti, Carla Conca, Stefano Sanna, Michele Simone, Biagio Di Lasio.